Recensioni
Le recensioni a caldo di tutti i film più visti e discussi, raccontati attraverso lo sguardo di Strade Perdute
Dag Johan Haugerud ritrae in 'Dreams' l'inevitabile arrivo del primo amore. Un film che riflette con tatto un sentimento universale.
Gabriele Mainetti affronta il racconto di arti marziali in salsa italiana con 'La città proibita', un film di vendetta intriso di combattimenti e comicità.
Dario Argento nel suo magnum opus. Cinquant'anni dopo, 'Profondo rosso' inquieta ancora le menti di chi lo guarda.
Bong Joon-ho riprova, con 'Mickey 17', a declinare il suo cinema alle pratiche hollywoodiane. Un matrimonio ricco di spunti ma dall'esito ancora incerto.
'Diciannove' è un viaggio, una scoperta del proprio essere che ha come protagonista un ragazzo confuso, vagabondo e intento a comprendersi in un'età critica.
I due cugini Kaplan partono per un viaggio alla riscoperta dei loro parenti europei. Sarà l'occasione per capire la loro storia, passata e presente
EBM - Electronic Body Movie non racconta solo la genesi dell'EBM, ma si fa plasmare da essa per restituire una visione-esperienza coinvolgente su più livelli.
Il documentario Any Other Way: The Jackie Shane Story racconta l’ascesa, la fama, la scomparsa improvvisa e la rinascita di Jackie Shane, pioneristica cantante transgender e figura di spicco nella scena musicale soul di Toronto degli anni ‘60.
Rock Bottom è ispirato alla vita di Robert Wyatt negli anni Settanta, raccontata attraverso le canzoni dell'omonimo album del musicista.
Con Imago e la sua protagonista Ela, Olga Chajdas ritrae l'entusiasmo di un'intera nazione frenato da una società non ancora pronta al grande passo.
All You Need is Death è un brillante horror folk diretto dall'antropologo documentarista Paul Duane.
My Way ripercorre le innumerevoli interpretazioni di un brano immortale, capace di influenzare diverse generazioni, culture e forme artistiche.
Garland Jeffreys – The King in Between ripercorre gli alti e i bassi della carriera del grande musicista.
Un racconto sulla corrosione del potere e dell'ideologia iraniana in una famiglia innocente da parte del regista de Il male non esiste.
Tramite i ricordi di diversi pionieri dell'hip hop italiano, Booliron ricostruisce la storia di una scena locale capace di trascinare un'intera nazione.
Les reines du drame, una festa libera e imprudente, queer nel senso al contempo più lato e concreto possibile, ossia di destabilizzazione del senso e dei sensi.
Misty – The Erroll Garner Story, un viaggio intimo nella vita di uno dei più famosi pianista jazz attraverso gli occhi dei suoi familiari e compagni di vita.
Born to Be Wild racconta le origini, il successo e il declino degli Steppenwolf: band leggendaria dall'immagine meno monolitica di come la si suole ricordare.
Presentato all'undicesima edizione del SEEYOUSOUND, The Gesuidouz è un film su un gruppo punk, la cui frontwoman Hanako è convinta di morire a 27 anni.
Un documentario che riaggiorna l'immagine dei Blur evitando di limitarsi alla contemplazione nostalgica dei tempi andati.
Una viaggiatrice a Seoul è l'ennesima perla del cinema minimalistico ed eremitico, eppure instancabilmente vibrante, di uno dei maestri del cinema contemporaneo.
L'occasione imperdibile per riscoprire la pellicola, restaurata in 4k, del maestro dell'animazione giapponese
Una storia pensata per le lacrime che cerca di essere moderna, We Live in Time è un elogio all'amore classico con una nota amara.
Opera-mondo mastodontica, multiforme, maestosa, "The Brutalist" è un monumento all'ambizione, che difetta però di essenzialità e coerenza espressiva.
Basata sulla contraddizione, l'ultima opera di Marcel Gomes intreccia realismo e lirismo, rievocando la necessità dell'arte nel dar voce a memoria, identità e conflitti irrisolti.
Ispirato a "Dylan Goes Electric!", il biopic di James Mangold è un omaggio alle canzoni di Bob Dylan più che un racconto della sua vita.
L'ultima funerea opera di Schrader è un viaggio a ritroso nella vita di uomo. Un'investigazione incompiuta come quella del suo film-fantasma "Quarto potere".
Il capolavoro di Richard McGuire nell'adattamento quasi impossibile del regista del ricordo americano per eccellenza.
Emilia Perez: un thriller, un musical, la storia di un trafficante di droga transgender e della sua vita a seguito dell’operazione secondo lo sguardo di Jacques Audiard.
Nosferatu, il mostro con i baffi di Robert Eggers che non riesce a spaventare ma è esteticamente perfetto.
Maria: la decostruzione dell'immagine-icona secondo Pablo Larraín.
Un’imitazione priva di vita, un tratto offuscato che si perde in un dedalo di ripetizioni, come un’eco che svanisce in un turbine di immagini e parole logorate da un richiamo incessante e distruttivo.
Nella malia visiva cui il cineasta ci ha abituato, un omaggio al cinema e alla resilienza intrisa di grazia del femminile, tra sorellanza e sfide personali: la meraviglia che accompagna il cammino verso la perfezione di un’idea materica - il costume, il Cinema - nello sguardo di uno dei registi attualmente più divisivi. Un film opulento, di sensibilità e personalità, la cui confezione elegante non basta a mascherarne le fragilità strutturali
La storia del piccolo Mufasa, un musical su come il giovane leone divenne il re della savana, affrontando paure, insicurezze e un terribile nemico.
Un'odissea interiore che si snoda tra il deserto di un'umanità perduta, filtrata dallo sguardo spezzato ma luminoso del giovanissimo Ashraf, una fragile e ardente scintilla che squarcia l'oscurità con la forza di una resistenza artistica disperata, ma necessaria.
Un’opera prima sincera e ambiziosa, un film adatto per una serata di sentimentalismo non troppo raffinato, che trova il suo carattere nella nostalgia cinematografica e in un’asciutta introspezione personale.
Il prossimo film del Giorno della Memoria è una malinconica fiaba capace di restituire l'orrore dei campi di sterminio.
L'ultimo film di Almodóvar ci guida nell'intimità di due donne immerse in una lotta silenziosa per affermare la propria volontà nel cuore del presente.
L'ultima opera di Miguel Gomes ci conduce in due viaggi paralleli attraverso l'Asia coloniale e quella moderna.
Il nuovo film di Jacob Møller si aggrappa alle sue protagoniste, interpretate magistralmente dalle tre attrici premiate al 42" Torino Film Festival.
In un futuro dispotico dove la popolazione è sottoposta un rigido controllo delle nascite, una coppia si sottopone a un estenuante test attitudinale: un esordio dal sapore minimale e senza graffi, soavemente sconclusionato ma ribollente di un profondo tremore etico.
Verità, idealismo, sospetto. Un viaggio febbrile nell'Europa Centrale sul vagone del conflitto ideologico del Novecento: estetica pirotecnica ed eclettismo stilistico per un esordio di carattere senza troppa sostanza.
Paolo Sorrentino attraverso la sua estetica visiva e poetica ci porta ancora una volta a Napoli, questa volta incarnandola in una donna: Parthenope.
Volontè - L'uomo dai mille volti, uno sguardo sociale e personale che ripercorre la carriera di un interprete rivoluzionario.
Un raffinato e suggestivo tragitto contro l’oblio, tra epoche e culture assaporate con garbo e ironia, nel tepore dolceamaro di chi osa tenere con sé ciò che vale.
MaXXXine chiude la trilogia horror più cult degli ultimi tempi, con una Mia Goth in forma smagliante e un Ti West alla regia capace di riportare ad atmosfere camp e horror anni Ottanta.
Trap si rivela un'operazione di autosabotaggio in cui le tematiche care a Shyamalan vengono deformate e appiattite dal meccanismo narrativo adoperato.
Il mistero scorre sul fiume, Wei Shujun ci porta nella Cina degli anni Novanta in un noir cupo che mescola sogno e realtà.
Twisters di Lee Isaac Chung punta dritto all'occhio del ciclone, riflettendo sul potere terapeutico del cinema senza ridurre mai il livello di adrenalina.
Hit Man di Richard Linklater accende le luci della ribalta su Glenn Powell e Adria Arjona, mattatori di un'opera sospesa tra rom-com, noir e giallo.
Con Marcello Mio, Christophe Honoré vuole ricordare il divo Mastroianni in occasione del centenario della sua nascita.
Secondo film di Pawo Choyning Dorji, C'era una volta in Bhutan racconta un piccolo villaggio durante le prime elezioni democratiche del paese.
Fantastic Machine è un documentario che tiene per mano lo spettatore e lo accompagna nel fantastico mondo delle immagini, diretto da Axel Danielson e Maximilien van Aertryck
Daniele Luchetti torna alla regia con Confidenza, un thriller basato sull'omonimo libro di Domenico Starnone.
Luca Guadagnino torna alla regia con Challengers, tesissimo triangolo amoroso su un campo da tennis.
Esordio alla regia della cantautrice romana Margherita Vicario, Gloria! è un musical di rivolta e sorellanza.
Esordio alla regia per Benoît Delhomme, Mother's Instinct è un thriller che ci catapulta nella periferia degli Stati Uniti negli anni Sessanta.
Quarto film di Alex Garland, Civil War racconta un futuro distopico per gli Stati Uniti.
Con I dannati, suo primo film di fiction, Roberto Minervini ci immerge nella follia della Guerra Civile Americana.