Articoli di Davide Gravina
Un’imitazione priva di vita, un tratto offuscato che si perde in un dedalo di ripetizioni, come un’eco che svanisce in un turbine di immagini e parole logorate da un richiamo incessante e distruttivo.
Un'odissea interiore che si snoda tra il deserto di un'umanità perduta, filtrata dallo sguardo spezzato ma luminoso del giovanissimo Ashraf, una fragile e ardente scintilla che squarcia l'oscurità con la forza di una resistenza artistica disperata, ma necessaria.
L'ultimo film di Almodóvar ci guida nell'intimità di due donne immerse in una lotta silenziosa per affermare la propria volontà nel cuore del presente.