Misty – The Erroll Garner Story di Georges Gachot

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Misty – The Erroll Garner Story di Georges Gachot

La storia di un uomo che cambiò per sempre il destino del jazz raccontata attraverso le memorie dei suoi familiari e compagni di vita. Misty – The Erroll Garner Story (2023) del regista francese Georges Gachot è il film che ha aperto la sezione competitiva LongPlay Doc dell’undicesima edizione del Seeyousound, introducendo al pubblico la parabola artistica del pianista jazz statunitense Erroll Garner, figura chiave tra i musicisti jazz dell’era post-bellica.  

Il titolo dell’opera fa proprio riferimento a uno dei brani più famosi di Garner: Misty (1954), diventato standard per qualsiasi praticante e amante del jazz, riproposto in varie versioni anche da personaggi come Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan. Erroll Garner, ci racconta Georges Gachot, diventò così il musicista jazz più riconosciuto e venduto al mondo, simbolo del self-made artist che si fa strada tra le pieghe dell’industria solo e soltanto grazie al proprio genio e innato talento, quasi divino. Garner costruisce i suoi pezzi con il piano esattamente come un bambino disegna sul proprio foglio: facendosi guidare da sé stesso, sul momento, attraverso un gesto in continuo divenire; l’atto artistico nella sua forma più pura e infantile (affermerà di non aver mai preso lezioni di musica). Tuttavia, lo scopo cardine del film non si limita a ricordarci quanto fosse grande l’artista statunitense, ma punta a preservare le memorie di coloro che con Garner hanno suonato e vissuto.  

Misty – The Erroll Garner Story prende vita attraverso le testimonianze, i sorrisi e le lacrime di persone e artisti come Ernest McCarty Jr. e Jimmie Smith – rispettivamente bassista e batterista che suonarono con Garner – o Kim Garner e Thelma Spencer, figlia e amica del musicista. Si riconosce la volontà e la ricerca da parte del regista di accompagnare queste persone in un processo di (ri)scoperta del proprio passato. Il primo tassello di questa ricerca inizia nel 2002, quando Georges Gachot ricevette e lesse per la prima volta la biografia di Garner; la svolta arriva però nel 2019, quando la possibilità di un eventuale incontro con la figlia di Erroll Garner porta Gachot a comprendere quale dovesse essere il vero fulcro del film: bisognava creare un documento definitivo che ricordasse l’opera del pianista statunitense attraverso l’occhio dei suoi cari prima che fosse troppo tardi (alcuni di loro mancheranno, infatti, poco dopo la produzione del film). «Ho sentito che dovevo fare questo film, volevo raccogliere la loro testimonianza prima che fosse troppo tardi […] ho sentito che questa poteva essere l’ultima possibilità che avevo per raccontare questa storia» ci spiega il regista, presente in sala durante il festival. 

A tutto questo si affianca una fotografia curata, dove i movimenti di camera rendono perfettamente quell’atmosfera intimista ma mai invasiva, avvalendosi di un tenue bianco e nero per proporre allo spettatore una dimensione cristallizzata, ormai passata. Il materiale d’archivio è essenziale, puntuale ogni qual volta è necessario dare corpo alle note di Garner, mostrandocene il sudore o i repentini movimenti delle dita sulla tastiera del pianoforte, che quasi sembrano oltrepassare la velocità del suono stesso. Il tutto si trasforma gradualmente in una profonda e accogliente chiacchierata di famiglia, dove la carriera e il genio del pianista dal talento divino diventano un pretesto per rispolverare la vecchia foto di un suo caro amico o collega, gravitando intorno alla storia di un artista rivoluzionario con l’aiuto di chi quella storia l’ha vissuta in prima persona. 

Misty – The Erroll Garner Story è in programma nella sezione competitiva LP DOC al SEEYOUSOUND ELEVEN, in replica il 26 febbraio 2025 alle 18:00. Il programma completo del SYS ELEVEN è disponibile qui.

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Pubblicato il:

23 Febbraio 2025

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