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Strade perdute

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Estate. Alla ricerca  del tema da seguire per il numero 01 della nostra rivista – nonostante il nome, una linea guida crediamo sia necessaria -, siamo giunti alla conclusione che lasciarsi condurre da ciò che più di tutto, tra giugno e settembre, comanda le nostre giornate, non fosse una comoda strategia per evitare di prendere una decisione, ma corrispondesse, al contrario, a una forte presa di posizione. E come è facilmente intuibile dal titolo del numero che vi accingete a leggere, abbiamo deciso di concentrarci sull’estate, mettendola, e mettendoci, in discussione, costruendo, sulle fondamenta di un dialogo in egual modo intenso e bi-direzionale, un nostro pensiero articolato sulla stagione che rappresenta, al contempo, una forza creatrice e una controversa massa proteiforme. Alla costruzione di questa apertura critica, con l’obiettivo di generare domande più che fornire risposte, sono dedicati gli articoli tematici e la monografia, che tratterà un autore che utilizza, come pochi altri hanno fatto da quel lontanissimo 1895, la macchina da presa come una penna.

Copertina N°01 Estate di Strade Perdute

Non mancheranno ovviamente le sezioni specificamente dedicate ai festival, il nome di uno di questi può precipuamente adattarsi a una definizione del periodo estivo, alle interviste, immancabili e crediamo indispensabili per dare spazio alle voci emergenti del cinema italiano, all’underground, che in questo numero celebra un’indiscussa istituzione di quel mondo spesso troppo sotterraneo, e alle recensioni dei film, e non solo (qualcuno ha fatto il nome di uno scrittore russo?), più interessanti, non obbligatoriamente i migliori, usciti in sala nei mesi precedenti. Nella speranza di aver aperto anche un minuscolo spiraglio di luce in fondo al tunnel del calore, insieme bellissimo e insopportabile, che individualizza la stagione appena passata, vi auguriamo una buona lettura!

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Pubblicato il:

6 Settembre 2024

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