Les Reines du drame di Alexis Langlois

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Les Reines du drame di Alexis Langlois

2055: uno youtuber rievoca il proprio passato da fan sfegatato di Mimi Madamour, una giovane promessa del canto. Mimi ha vinto un talent show e in poco tempo è divenuta una popstar internazionale, idolo di migliaia di ragazzi e ragazze. Tuttavia, dietro la copertina si nascondono l’amore consumato con Billie Kohler, irriverente cantante electopunk, feste libere e imprudenti nonchè la vera identità di Mimi, celata dall’universo eteronormativo dell’industria musicale. Les Reines du drame (2024) è il lungometraggio d’esordio di Alexis Langlois, presentato alla Semaine de la critique del Festival di Cannes. Un film che fa dell’eccesso la propria cifra stilistica e soprattutto politica per raccontare un mondo repressivo in cui l’importante è accontentare le richieste del pubblico, un momento storico in cui l’identità dell’artista viene soffocata dalla promessa di successo dell’industria.

Si potrebbe definire un melò, un film “romanticamente esasperato” nel quale vengono enfatizzate le passioni: l’amore incondizionato tra le due protagoniste insieme alla gelosia feroce e aggressiva l’una per l’altra, i rancori di chi si è sentito tradito e i rimorsi di chi per dieci anni ha nascosto sé stesso. Il lungometraggio narra di un amore forte quanto venefico. Le due protagoniste paiono non riuscire a vivere l’una senza l’altra, tanto da farsi del male a vicenda, vendicandosi e annientando vite intere. Di certo un sentimento intenso, in parte legittimamente dovuto al contesto a sua volta eccessivo, in parte sfortunatamente idealizzato, nobilitato ad affetto puro piuttosto che a impulso distruttivo. Ad amplificare questi sentimenti intervengono luci stroboscopiche e una fotografia dai colori accesi, una grande discoteca ideale per esaltare la spensieratezza e il caos di alcune scene.

Les Reines du drame procede scorrevole e realistico per tutta la narrazione per poi perdere verso in finale. L’incontro di Mimi e Billie in prigione è troppo casuale, implausibile soprattutto se si considera l’estrema vicinanza delle loro celle. Vi è poi una scena all’apparenza conclusiva in cui si annuncia l’apparente scomparsa delle due cantanti: forse sono scappate insieme, forse sono morte abbracciate. Un momento suggestivo rovinato dall’ingresso quasi fatato dello youtuber in un edificio in cui reincontrerà tutti i personaggi della narrazione: dalle presentatrici tv ai giudici del talent, dall’amica e manager di Mimi a Mimi e Billie stesse. Così, per quanto la festa finale chiuda in modo impeccabile un racconto che di feste ne contiene tante, l’ingresso quasi magico dell’influencer relega il tutto a una dimensione più onirica che attendibile, peccando in parte di credibilità.

Nel complesso è da apprezzare lo stile peculiare di Alexis Langlois, un linguaggio dirompente che non si pone problemi a esprimere la propria opinione. Nonostante la mancanza di realismo in determinate scene l’atmosfera del racconto appare immersiva, caratteristica grazie anche all’uso di luci e colori, creando così un immaginario preciso e distinguibile, in cui ci si intinge con ardore.

Les Reines du drame di Alexis Langlois è in programma nella sezione competitiva LP Feature al SEEYOUSOUND ELEVEN, in replica il 26 febbraio 2025 alle 17:45. Il programma completo del SYS ELEVEN è disponibile qui.

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Pubblicato il:

24 Febbraio 2025

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